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Bale: foreste incantanti, fauna unica e paesaggio mozzafiato

Ciao a tutti

Oggi mi piacerebbe parlarvi di un posto spettacolare che si trova in Etiopia, le montagne di Bale.

Una distesa infinita di campi dorati, la vista eccitante del Key Kebero, e il sentimento d’incanto della foresta di Harenna sono le prime cose che mi vengono in mente quando penso a Bale.

Immagine di Lobelia Gigante, presa da Wikipedia, Bair 175


Ricordo un lungo viaggio in macchina dalla capitale. Un viaggio lungo ma mai noioso, grazie al paesaggio sempre bello ed intrigante delle quattro ore di viaggio in macchina che ci vogliono da da Addis Abeba, per arrivare a Bale che si trova nel sud est dell’Etiopia

La mia parte preferita del viaggio fú la distesa infinita dei campi dorati di teff, il famoso cereale etiope con cui si prepara l’injera. (L’injera è una sorta di pane soffice che accompagna la maggior parte di pietanze in Etiopia.)

Ad un certo punto, lasciammo la strada asfaltata per prendere una strada fuori pista che porta al parco nazionale. Nel parco dimora un elevato numero di mammiferi ed uccelli endemici. La cosa che mi impressionó di piú peró fu la vista del il Key Kebero, oppure il Red Fox come viene chiamato in inglese. Assomigliava ad un lupo peró la pelliccia rossiccia che lo ricopre indica diversamente, bah, forse assomigliava piú alla volpe. Mi sembró anche considerevolmente piú piccolo di un lupo. Pensai che la bellezza del suo pelo color ocra e le sue orecchie pelose e appuntite compensassero per la taglia. A quel punto chiesi alla guida cosa significasse la parola che continuava a ripetere indicando l’animale, “Jeedala Fardaa” rispose. Sarebbe il nome nella lingua oromo, la lingua locale. Allora chiesi se ci si potesse avvicinare di piú al Key Kebero ma me lo sconsiglió. Quindi obbedii rimanendo immobile ad osservare l’animale e godermi il momento finchè non si allontanó con in passo agile.


Immagine di Key Kebero. Presa da Research Gate, @Burrard Lucas


La guida ci mostró anche altri piani dell’altopiano Sanetti, anch’esso parte del parco, vedemmo i Nyala di montagna, I’antilope di Menelik, i facoceri e la cervicapra Bohor. Immancabilmente, la guida ci mostró anche alcuni degli uccelli endemici per I quali è famoso il Bale. Quelli che mi piacqueró di piú sono Ie oche Blue winged conl corpo grigiastro con ali blu e i pappagalli endemici con il corpo tutto verde con la fronte gialla. Questi ultimi mi ricordarono i disegni che facevo da bambina, disegni sovrabbondanti di colori super vivaci.

Ebbi la sensazione di essere stata trasportata in un’isola incanctata solo alla foresta di Harenna. Quando ci addentrammo nella foresta, il mio umore cambió immmediatamente. Dimenticai istantaneamente il malumore e il disagio causati dalla pioggia incessante e il dover camminare immergendo il piede nel fango.

Mi sembró di entrare in un piccolo mondo magico. Mi sentii protetta dal mondo, forse a causa degli alberi che coprivano la vista del cielo. Questi alberi avevano un aspetto davvero incantevole. I loro tronchi, e persino le loro radici, erano coperti da una sorta di licheni Verdi, soffici, umidi e spugnosi. Persino i suoni mi sembrarono diversi li’ dentro, come se i suoni del mondo esterno non fossero ben accetti li’ e rimanessero fuori. Anche l’aria sembrava diversa li’ dentro, come se fosse stata colorada da una tinta leggera, sfumata e nuvolosa. Mi sembró di essere in un posto magico. Rimasi forse incantata?

La sensazione di essere in un posto surreale, si risveglió ancora in me, quando salimmo su una piana con una fauna molto particolare. L’altopiano Sanetti, con i suoi migliaia di milioni di anni, offriva infatti una vista unica di piante di Lobelia Gigante. Queste piante a forma fallica aggiungevano senz’altro un certo che di surreale del luogo. Ogni pianta si ergeva alta, distanziata dalla prossima La Lobelia Gigante mi ricordó l’ananas, per via della crosta del loro frutto.


Immagine della foresta di Harenna. Presa da Youtube, Adamant Critique


Che luogo magico. Ricordo ancora la sensazione che ebbi al rientro in citt á. Mi ero sentita come se fossi tornata da un mini viaggio in un mondo magico ed incantato. Mi ripromettei di tornarci. Dio permettendo, ci torneró.

Tutto qui per oggi. Prossima settimana, vi parleró di Sof Omar, una cava che si trova a due ore di guida da Bale, conosciuta perchè ci dimorava un uomo santo locale chiamato Sof Omar e per il fiume Weyyib, un fiume navigabile che passa sotto a questa cava piena di labirinti.

Buona serata!

Yoha

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